È un vero e proprio “Giro d’Italia” a tappe – transitato anche da Varese – quello intrapreso dal romano Carlo Schizzerotto (alla guida) e dal milanese Pietro Peroni (passeggero – “La tana del Verme”) con l’intento di sostenere il mondo della birra artigianale italiana. Un viaggio particolare fin dal mezzo scelto, un magnifico sidecar nero di proprietà di Carlo, che ha dato il nome all’iniziativa – SideBeer Tour – e che ha reso ancora più divertente una iniziativa che ha raggiunto decine di realtà sparse in giro per lo Stivale, pronte e desiderose di vivere una ripartenza forte dopo i lunghi mesi di restrizioni a causa del Covid.

Il viaggio è partito da Roma venerdì 18 giugno con un itinerario disegnato attraverso ben otto regioni: Lazio, Toscana, Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo. Sette le tappe, caratterizzate però da numerose fermate giorno dopo giorno in una lunga serie di indirizzi legati alla birra artigianale.

Il sidecar di Carlo e Pietro si è fermato di volta in volta da birrifici, locali di vario genere, manifestazioni e altre realtà legate dall’amore e dalla passione per la birra artigianale. Un itinerario che domenica 20 giugno ha toccato anche la provincia di Varese, prima con i “passaggi” nelle sedi di Extraomnes a Marnate e di 50&50 a Varese, quindi con uno stop piuttosto lungo alla Schiranna per il Varese Beer Festival. Il sidecar poi è ripartito verso la Brianza per raggiungere il “Verguenza”, evento del birrificio Menaresta, e quindi spostarsi per una serata milanese.

Proprio all’interno del festival varesino abbiamo avuto modo di incontrare i due protagonisti del SideBeer Tour con i quali abbiamo realizzato questa intervista (nonostante la mia voce…), che trovate sul canale Youtube di Malto Gradimento.

«Il tour è nato davanti a un bicchiere di birra – racconta Pietro – Durante una mia visita a Roma, Carlo mi ha portato in giro per birrifici e così è nata l’idea di programmare un viaggio come quello che stiamo facendo, con il sidecar». Se durante il giorno proprio Pietro ha l’occasione di fare il degustatore, Carlo è “costretto a guardare” nel suo ruolo di pilota. «È vero, devo guidare e di giorno non posso bere, ma il calore umano che sento dopo un anno e mezzo di Covid e il piacere di rivedere gli amici valgono come una buona birra. Alla sera invece partecipiamo agli incontri nei locali dove posso gustarmi anch’io qualche bicchiere». Momenti particolari dove si sente l’affetto degli appassionati verso il mondo del craft: «Nei locali della tappa serale – conclude Peroni – è successo che i publican abbiano invitato alcuni birrifici della zona che altrimenti non saremmo riusciti a visitare. Sono così nati incontri molto belli che ci hanno permesso di conoscere ulteriori persone e a provare altre birre».

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