Tra i momenti più caratterizzanti del recente Varese Beer Festival c’è stata anche una premiazione speciale. Nella serata di venerdì sul palco dell’area dove erano presenti gli stand è stato infatti celebrato Mario Bughetti che, a pieno diritto, merita un posticino nella hall of fame virtuale del mondo italiano della birra.

Bughetti è infatti un collezionista di etichette e ha tagliato l’incredibile traguardo dei 200.000 (lo scriviamo anche in lettere, come per gli assegni: duecentomila) pezzi. E visto che da allora sono trascorse quasi due settimane, siamo certi che il conto nel frattempo sia cresciuto.

A Varese Bughetti è stato accompagnato, ma anche premiato, da Lorenzo “Kuaska” Dabove che – come sapete – è il massimo esperto italiano di birra. «Formiamo ormai una coppia di fatto – ha scherzato Kuaska – Andiamo nei birrifici e mentre io valuto la qualità della produzione lui fa incetta di etichette». Mario abbozza e spiega: «Sono un collezionista fin da bambino: ho iniziato con le figurine Panini («le stampava Gutemberg a quei tempi» lo punzecchia Kuaska), poi sono passato alle conchiglie, poi a insetti e farfalle e quindi le etichette delle birre».

Di certo, Bughetti è il massimo collezionista di etichette italiane visto che ne possiede circa 40mila, ma ovviamente nella sua raccolta ne ha di tutto il mondo. «Gli manca solo Melilla, un’enclave spagnola in Marocco» spiega ancora Kuaska che poi sottolinea a modo suo il motivo per cui Mario è benvoluto da tutti i birrai: «Spesso i collezionisti sono dei rompicoglioni disumani. Lui no: compra le birre, le beve e ama mettere da parte le etichette».

Per celebrare il traguardo delle 200mila, proprio Kuaska ha regalato a Bughetti una confezione del birrificio brasiliano Eisenbahn vecchia di una quindicina d’anni: «Serviva qualcosa che Mario non poteva proprio avere: avevo in cantina questa birra da tanto tempo, è arrivato il momento di utilizzarla per una buona causa. Temo che il contenuto sia ormai irriconoscibile, ma l’etichetta è in perfette condizioni». Mario sorride ma non si sottrae quando spiega quale sarà il prossimo obiettivo: «A questo punto, voglio tagliare il traguardo delle 250mila». E nel dirlo, gli brillano gli occhi.

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