La sua prima artigianale è stata una Brighella, la ormai storica e longeva birra di Natale del birrificio di Lambrate, scoperta nell’ormai lontano 1998. Da allora non ha più smesso e, anzi, dopo aver lasciato la “sua” Gallarate e aver cambiato vita, ha addirittura aperto un birrificio artigianale a Parenzo, in Istria (Croazia).

Alessandro Zecchinati, 48 anni, è una delle anime di Bura Brew (bura altro non è che la bora, il forte vento che spazza le coste dell’Adriatico fino a Trieste), azienda fondata con la moglie Veronika Beckers e con Claudio Rossi che ha assunto il ruolo di mastro birraio. (foto in alto da sx: Alessandro, Veronika e Claudio) .

«Ho amato la birra da sempre e non bevo vino – spiega Alessandro dal suo “covo” in Istria – Non mi ritengo nemmeno un sommelier della birra, piuttosto sono un vero e proprio amante della birra». Bura Brew è una realtà piccola ma interessante: produce circa 700 ettolitri all’anno e ha in catalogo otto diverse tipologie di birra. Ci sono, tra le altre, una golden ale, una irish red ale, due IPA e una stout.

«La birra chiara, la Optimist, è quella più venduta sul mercato perché è molto beverina e “facile” da capire e gustare – prosegue Alessandro – La mia preferita invece è la Trippin’, la nostra tripel. Poi abbiamo anche una IPA “piaciona». A rubare l’occhio sono anche le grafiche delle bottiglie realizzate dal fratello di Veronika, che lavora come designer a Berlino. La grafica scelta evoca il soffiare del vento e l’atmosfera di mare. E anche i colori ricordano quelli delle barche istriani e delle bandiere marinare.

SU VARESENEWS – cliccate nel link sottostante – l’intervista completa ad Alessandro Zecchinati, di Roberto Morandi che ha collaborato a questo articolo

Scappo da Gallarate e apro un birrificio (in Istria)

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