Al Varese Beer Festival (26-28 maggio), ormai lo sapete, c’è l’imbarazzo della scelta. Dieci stand tradizionali, oltre settanta birre in catalogo, un numero molto alto di stili brassicoli da provare, gustare, ricordare. Per aiutarvi in questo percorso abbiamo deciso – come già fatto lo scorso anno – di scrivere una sorta di guida by Malto Gradimento, segnalando una birra da non perdere per ciascun produttore presente all’area feste di via Vigevano, alla Schiranna.

Al termine del decalogo (cui va assolutamente aggiunta la “Antonio” del progetto “Prison Beer”) trovate invece una serie di notizie utili: modalità di partecipazione, prezzi, orari ed eventi speciali inseriti all’interno del VBF 2023.

100VENTI – AMERICAN BIANCHINA (white IPA, 5,2%) – Una ventata di leggerezza, sia nel nome, sia nella grafica sia nel bicchiere. Oliviero Giberti è bravo ad affiancare alta qualità delle birre a contesti scanzonati: non fa eccezione questa insolita IPA che è una delle bandiere del marchio di Borgomanero. La fragranza del frumento e il profumo dei luppoli d’oltreoceano ne fanno uno dei must nei giorni caldi della primavera.

50&50 – GRAZIELLA (italian grape lager, 6,5%) – Non proprio consueta, ma la Graziella targata Varese ci piace anche per quello oltre che per essere una portabandiera delle birre prodotte con il mosto d’uva. Qui non ci troviamo in presenza di una IGA perché si tratta di una bassa fermentazione, ma il matrimonio con il vino è rispettato. Ha i contorni della bibita – lo diciamo con accezione positiva – e di sicuro, se non la conoscete, sarà in grado di stupirvi.

ACME – SHINING (DDH NEIPA, 6%) – Al concorso birrario di Francoforte, il giovane birrificio di Basiano in provincia di Milano ha fatto faville anche con questa birra che – per i meno esperti – si nasconde dietro due sigle poco comprensibili. Le NEIPA sono ipa nate nell’area del New England (negli USA) e sono particolarmente fruttate e torbide; il DDH è il double dry hopping, una tecnica che rende la luppolatura ancora più incisiva. Ecco: la Shining ha vinto la medaglia d’oro a Francoforte nella sua categoria come la sorella Yuma (una double IPA).

BEER IN – RATA VULOIRA (rauchbier, 5,3%) – Il produttore di Biella è ormai uno degli stand storici e più attesi al VBF. Nel 2022 vi consigliammo senza esitazioni la “Peru Pistun” che stavolta non sarà ai rubinetti. Niente paura però, i piemontesi riporteranno a Varese la nostra amatissima “Rata Vuloira”, l’affumicata di casa Beer In che è una vera garanzia oltre che una rara possibilità di assaggiare una rauch. La birra dedicata al pipistrello ha un’affumicatura evidente ma delicata, non eccessiva e decisamente gradevole. Da scoprire.

CARROBIOLO – O.G. 1111 (extra strong peated old ale, 13%) – Qui si va sul difficile, e del resto Carrobiolo è forse il nome più intrigante tra quelli presenti al VBF 2023. La gradazione della OG111 suggerisce fin da subito attenzione (13 gradi) specie per chi deve guidare o è poco abituato, ma anche complessità e potenza. Corpo pieno ed evidenti note torbate la accomunano ai grandi distillati e fanno capire che i confini ai quali possono spingersi i birrai sono davvero vasti. Da bere con moderazione, ma da bere di sicuro.

HERBA MONSTRUM – BERRIES (berliner weisse – 3,8%) – Lo scorso anno il birrificio lecchese fece letteralmente il botto tra gli appassionati presenti al VBF: il suo ritorno è stato quasi a furor di popolo e crediamo possa farsi notare anche questa volta. Uno dei motivi è la Berries, birra che incuriosirà parecchio i bevitori meno ferrati. Si tratta infatti di una berliner weisse ai frutti di bosco, leggera e profumata, adattissima al caldo (siamo fiduciosi sul meteo) e per chi si deve mettere alla guida. L’ennesimo stile che vale la pena scoprire.

PICO BREW – ROAD 2 VALLONIA (saison – 5,8%) – Il produttore milanese torna al VBF dopo una precedente partecipazione “pre-pandemia” e lo fa con un’offerta ampia e variegata. Ma visto che dobbiamo indicarvi una sola birra scegliamo la “Road 2 Vallonia” che fa parte del filone belga di Pico: siamo onesti, non la conosciamo ancora, ma ci fidiamo per la qualità del produttore e perché le saison – birre di origine contadina nate tra il nord della Francia e il Belgio (con qualche differenza) ci ispirano sempre tanto. Assaggiamola insieme.

SPIRITO AGRICOLO – DONNA DI CUORI (english red ale – 5,5%) – Un birrificio a guida femminile, un locale che fa della cucina birraria i suoi punti di forza. La “Donna di cuori” sembra davvero la miglior rappresentazione del produttore marchigiano basato (anche) a Gallarate. La scegliamo anche per dare spazio a uno stile di origini britanniche, poco noto nel nostro Paese rispetto soprattutto a belgi e tedeschi. Quando la proverete, pensatela anche in qualche gustoso abbinamento culinario.

WYATT BREWING – OLD SKULL (IPA, 6,6%) – Per il marchio nato nel Varesotto e ora attivo a Vigevano a livello di produzione, vogliamo scegliere la birra di bandiera. La Old Skull merita l’assaggio perché nel frattempo si è evoluta tanto che Paul e soci l’hanno battezzata “Vol. 4”. Una solida base maltata (maris otter su tutto) affiancata da una luppolatura galoppante: l’ideale per capire al volo la filosofia che sta dietro al progetto Wyatt.

ZONA MOSTO – GRAFTER (best bitter, 4,5%) – L’ultimo nato tra i birrifici presenti al VBF, nuovo produttore nell’area dell’Altomilanese (Rho) ha forti radici britanniche viste le esperienze formative del birraio Aris Di Marco. Per questo andiamo sul sicuro: una bitter con i canoni stilistici rispettati, tra colore, maltatura e l’utilizzo dei luppoli inglesi a conferire la giusta ed elegante dose di amaro.



LA FORMULA DEL VBF

L’ingresso all’area è gratuito per tutti. Chi desidera degustare la birra deve acquistare lo “starter pack” che comprende un bicchiere in policarbonato riutilizzabile all’infinito e quattro gettoni. Lo starter pack costa 10 euro ma chi porta con sé un bicchiere VBF degli anni scorsi (o del Brianza Beer Festival o di Paneliquido) può evitare di comprarne uno nuovo e può acquistare solo i gettoni. Il singolo gettone costa 2 euro ma sono pronti pacchetti di più gettoni che fanno calare il costo cada uno: 6 gett./ 10 euro; 10 gett./15 euro; 14 gett./20 euro. Ogni gettone dà diritto a 0,1 cl di birra ma i bicchieri hanno tre tacche (0,1 / 0,2 / 0,3) per consentire sia di assaggiare tanti prodotti diversi, sia di bersi una birra più abbondante.

EVENTI E PERSONAGGI

Questa volta il VBF ha preparato una serie interessante di eventi collaterali. Venerdì alle 19 andrà in scena lo showcooking con Davide Aviano (ex concorrente Masterchef) e le birre di Wyatt Brewing: l’appuntamento è tutto esaurito. Sempre venerdì alle 21 ci sarà addirittura “Kuaska”, il massimo esperto di birre in Italia, per presentare il progetto Prison Beer che permette ad ex carcerati di rientrare nel mondo del lavoro. Sempre venerdì sarà possibile conoscere e sostenere l’associazione “Ride to Donate” che raccoglie fondi per la ricerca sulle leucemie. Sabato sera (21,30) workshop dedicato al sidro grazie ai produttori di “Eranomele” presenti al VBF con il loro stand.

ORARI E RINGRAZIAMENTI

Il VBF 2023 sarà aperto venerdì 26 e sabato 27 dalle ore 18 all’una di notte; domenica 28 tra le 12 e le 22. L’evento si terrà anche in caso di cattivo tempo grazie agli ampi spazi coperti presenti nell’area. Si ringraziano gli sponsor: Magnoni Moto concessionario Triumph (Gallarate) e BM Color (Gemonio)

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