A una settimana dal via – si comincia giovedì 23 maggio e si continua fino a domenica 26 – sono stati svelati i nomi di otto birrifici che saranno presenti al Varese Beer Festival.
Otto su 19, vi preannunciamo, perché quest’anno la rassegna della Schiranna presenterà una novità dal punto di vista dei produttori presenti.

Ce ne saranno di più – 19 appunto, negli anni precedenti erano 10-12 – con qualche birra in meno per ciascuno, così da mantenere il totale costante (tra le 60 e le 70 birre, ma saremo più precisi nei giorni a venire). Per il consumatore non cambia nulla, ma al posto dei singoli stand ci sarà un lungo bancone uguale per tutti con le spine “griffate” dai singoli birrifici.

Ci torneremo con maggiore precisione: intanto però vediamo quali saranno alcuni dei protagonisti del VBF, quelli già resi noti dagli amici di Paneliquido che sono i principali organizzatori della kermesse a cui partecipa (già lo sapete) anche il nostro blog.

Varese Beer Festival all’orizzonte: ecco le date dell’evento

I “PADRONI DI CASA” – Cominciamo con alcuni birrifici che potremmo definire “padroni di casa”, perché hanno sede in provincia di Varese. “50&50” risiede all’interno della Città Giardino (quartiere di Valle Olona) ed è sempre uno dei più attesi e dei “best sellers” alla Schiranna. Torna al VBF anche “Birra OV” di Busto Arsizio, il più storico dei nostri produttori visto che è stato fondato vent’anni fa da Cesare Gualdoni. Arriva invece da Caronno Pertusella “Vetra – Birra di strada” che ha anima milanese ma residenza nel basso Varesotto.

CONFERME PIEMONTESI – Sono vecchi amici del VBF i due birrifici piemontesi già resi noti. Parliamo dei biellesi di “Beer In” e dei novaresi di “Birra 100Venti”. Li abbiamo visti crescere, potremmo dire, e sono cresciuti tanto entrambi.

TRE “BIG” – L’elenco è chiuso per ora da tre veri e propri big del panorama italiano: Ritual Lab, Amerino e Railroad. “Ritual Lab”, guidato a Formello da Giovanni Faenza, ha vinto a febbraio per la terza volta il titolo di “Birrificio dell’Anno” a Rimini; “Amerino” viene da Terni, è un altro ottimo esponente della scuola del Centro Italia e torna al VBF cinque anni dopo la prima volta. “Railroad” infine fa parte di quel gruppo di birrifici brianzoli che da tempo si sono ritagliati un ruolo importante non solo in Lombardia ma anche sulla scena italiana.

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