L’Alsazia è una regione meravigliosa, sia per i paesaggi e la bellezza dei propri centri abitati, sia per la natura che accompagna i viaggiatori e consente una situazione ideale per la coltivazione della vite. Terra di vino, di conseguenza, e proprio la Route des Vins è un itinerario da non perdere per chi vuole conoscere quello spicchio di Francia non così distante dalla Lombardia (traffico al Gottardo permettendo…).

In una terra votata al vino (QUI una delle guide più aggiornate sul mercato) però, non manca qualche interessante avamposto della birra artigianale. E del resto questa è una storia che conosciamo anche in Italia, con Baladin che partì in mezzo ai vigneti dei grandi rossi piemontesi per affermarsi come uno dei maggiori produttori “craft” del nostro Paese (probabilmente il più famoso).

Nel nostro viaggio – non legato alla birra – alsaziano abbiamo incontrato proprio uno di questi luoghi. A Riquewihr, piccolo centro meraviglioso che deve parte della sua fama al cartone animato de La Bella e la Bestia (i disegni riproducono la piazza con la fontana), si trova infatti il brewpub di Bra’v, nome che sta per Brasserie du Vignoble ovvero Birrificio del Vigneto, per restare in tema.

Bra’v è un nome storico del panorama transalpino, visto che è stata fondata addirittura nel 1998; la sede principale è a Ribeauvillé, un altro paese-gioiello sulla via dei vini fatto di case a graticcio, nidi di cicogne sui tetti a punta, negozietti di formaggi e dolciumi e rivendite delle cantine locali. “Sì, ma le birre?” vi starete chiedendo? Trattandosi di un viaggio – il nostro – familiare e non da beer hunters, la degustazione è stata limitata a due diverse tipologie ed entrambe hanno “superato l’esame”.

Abbiamo assaggiato (alla spina) la red ale “Wild Rover” e la IPA “Dilemme d’Exoticologue” che si sono rivelate ben pensate e ben realizzate. L’ambrata ha un corpo mediamente robusto ma è anche facile da bere; il tenore alcolico (6%) è ben calibrato e la parte maltata appare preponderante (caramello, tostato) come del resto ci si attende da una birra che – scopriamo tardi – ha ricevuto premi in patria.
La IPA è invece profumata con note esotiche, è piuttosto scorrevole e chiude con note amare (il luppolo principale è il Sabro) che non sono troppo aggressive, lasciando la buona impressione di una birra bilanciata. L’offerta comunque è molto ampia (a Riquewihr abbiamo contato sette spine più un’ampia offerta in bottiglie da 33 e da 75 cl) e copre numerosi stili. Le confezioni di Bra’v sono tra l’altro molto diffuse nei tanti negozi di specialità locali e di souvenir che si trovano tra Colmar – la città più grande della zona – e i paesi circostanti. Ovviamente, però, il nostro consiglio è quello di rivolgersi direttamente alle rivendite del produttore che garantiscono la certezza di un miglior trattamento del prodotto.

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