Negli ultimi anni abbiamo parlato di acquisizioni in campo birrario, movimenti di mercato in cui a comprare erano le grandi multinazionali del settore, capaci – vista la potenza economica – di assorbire alcuni nomi noti e importanti del panorama artigianale italiano (il caso più eclatante è stato quello di AB Inbev con Birra del Borgo).

Operazioni ben differenti da quanto è accaduto ieri, martedì 12 marzo: ad acquistare infatti il Birrificio Artigianale Opera, con sede a Pavia, è stata un’altra etichetta del mondo craft che addirittura non ha (meglio, non era ancora dotata) un impianto proprio.

“Opera” è stata infatti acquisita integralmente da Birra Muttnik, beer firm – cioè azienda che produce birra su un impianto terzo – con sede a Cernusco sul Naviglio che con questa operazione è divenuto un birrificio nel senso più completo del termine. Muttnik è produttore noto anche per gli appassionati del Varesotto, visto che da tempo è la birra di riferimento del Circolo Gagarin di via Galvani a Busto Arsizio, locale molto conosciuto e frequentato nella zona. E chissà che presto non ci possa essere un’altra occasione per degustare Muttnik da queste parti…

Tra i due marchi era già in corso una collaborazione: le birre di Muttnik erano già prodotte sull’impianto dell’azienda pavese e nell’ultimo periodo Lorenzo Beghelli – uno dei fondatori della beer firm milanese – era stato coinvolto come birraio all’interno di Opera. Con l’acquisizione integrale portata a termine nelle scorse ore, Muttnik ha compiuto un passo avanti importante anche a livello di capacità produttiva e – di conseguenza – un ampliamento della rete di distribuzione con la possibilità di raggiungere nuovi mercati.

Opera però non andrà “in pensione” a livello di marchio: le birre continueranno a essere prodotte sia con questo marchio sia con quello “Birrificio Pavese“, l’esperienza precedente che era stata a sua volta inglobata in Opera.

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