Il paese di Azzate non è un luogo qualsiasi per gli appassionati di birra del Varesotto. Lì nacque e operò per anni la celebre “Università della Birra” di Franco Re che per tanto tempo ha formato publican, ristoratori, baristi e… bevitori, dando a tante persone l’occasione di conoscere e approfondire la cultura e la storia legate alla nostra bevanda preferita. E poi, sempre ad Azzate, visse una breve ma intensa stagione l’originale Gist Beershop gestito da Amedeo Capelli.

Ora, nel comune alle porte della Valbossa prende il via una nuova iniziativa, “gemmata” però da una lunga esperienza precedente. Da lunedì 25 apre infatti i battenti “Duepuntozero” che è l’erede diretto di “Hops” e della “Piada di Strona”, i due locali che fino a qualche mese fa erano aperti in vicolo Canonichetta a Varese, affiancati e accomunati dalla stessa gestione.

Quella di Andrea Stronatiche ora ha deciso di spostarsi e si è trasferito ad Azzate in uno spazio facile da raggiungere, dotato di parcheggi nei paraggi, ampio (oltre 50 coperti) che già in passato era stato dedicato alla gastronomia. Lo ricordiamo gestito con bravura anni fa da Cristiano Sole, una figura a cui qui a Malto Gradimento eravamo molto affezionati, deceduto a soli 40 anni a inizio 2012.

«Al Duepuntozero uniremo le anime dei due precedenti locali di Varese – spiega Stronati – e quindi offriremo alla clientela sia le nostre piadine sia una buona scelta di birre artigianali e a tutto questo aggiungeremo una selezione di hamburger. La via prescelta è quella del “fatto in casa” per quanto riguarda la panificazione e la macinatura delle carni e naturalmente anche per quanto riguarda la birra non possiamo che guardare al mondo craft».
Il bancone prevede sei spine alle quali potrebbe presto aggiungersi una pompa: «I primi birrifici che ospitiamo sono Birrone” e “50&50” – prosegue Andrea – con l’idea di scegliere nel tempo due o tre birre da mantenere fisse e lasciare le restanti vie in rotazione, anche per altri produttori. Per il momento la cantina delle bottiglie sarà limitata: stiamo pensando a un selezione di acide e ad alcune birre particolari, chicche che possono attirare gli appassionati. Per scelta non avremo l’amplissima gamma che tenevo all’Hops. Infine ci saranno due birre ceche a prezzo minore che si rivolgeranno alla clientela meno interessata al mondo craft».

Anche perché il locale di Azzate prevede un orario di apertura molto esteso: dalle 5,30 a mezzanotte, cominciando dalla colazione per terminare con l’ultima pinta, senza interruzioni. Non quindi un locale puramente dedicato alla birra di qualità ma nel quale – vista anche l’esperienza del gestore – quest’ultima avrà un’attenzione particolare. Ci vediamo lì, senz’altro.

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