«Nel bicchiere la birra è di un bel colore fucsia…». Se leggendo la descrizione di una birra vi imbattete in una frase del genere i casi sono due. O il prodotto è andato ampiamente a farsi benedire, oppure il birraio si è messo di impegno per confezionare qualcosa di particolare, fuori dai canoni. Restando nel campo della seconda ipotesi, quella positiva, è quanto accade quando versate una delle invenzioni di Giancarlo Longhi, l’anima di Hoppy Hobby, piccolo birrificio craft di Legnano fondato nel 2018 che produce anche liquori artigianali.

La Mirten, la birra in questione, ha infatti un ingrediente speciale: il mirto sardo. Giancarlo infatti è originario dell’Isola e – pur vivendo in Lombardia – ha conservato sia un piccolo impianto sia un terreno di campagna con una serie di piante di mirto di proprietà. In qualche modo dunque, questa è una birra “fatta a mano”: «Io e la mia compagna Elisa abbiamo raccolto le bacche di persona – conferma il birraio – e non si è trattato di un lavoro rapido: nella birra ho aggiunto 70 grammi di bacche per ogni litro e fatte le proporzioni ho calcolato che solo per la cotta di Mirten ho utilizzato 10mila bacche».

Il prezioso frutto è stato utilizzato per arricchire una birra in stile berliner weisse, ricetta tradizionale se si eccettua l’utilizzo di una aggiunta di avena in modo da conferire maggiore setosità in bocca. «Lo stile è stato scelto per contrastare l’acidità tipica della berliner con i tannini contenuti nei semi delle bacche di mirto» scrive Longhi.

Ne è nato un prodotto che, come dicevamo all’inizio, si presenta nel bicchiere con un bel color fucsia e con una schiuma rosa, pannosa e persistente. «Abbiamo optato per una fermentazione lattica con un ceppo di batteri abbastanza “spinto”, così da avere un’acidità finale con pH sotto 3,5 – prosegue Giancarlo – la birra è stata poi fermentata con lievito kolsch e rifermentata in bottiglia». Le descrizioni che accompagnano la Mirten parlano di note lattiche e frutti di bosco che, al naso, ricordano lo yogurt al mirtillo; in bocca l’acido si presenta con gentilezza, smorzato dal mirto e si avvertono sentori di frappè ai frutti di bosco. Il finale è secco e leggermente astringente.

La birra è pensata per i mesi caldi, forte del suo ridotto tenore alcolico (4%) e di una elevata beverinità. La produzione è limitata, sia perché l’impianto di Hoppy Hobby non consente grandi quantitativi a ogni cotta, sia perché il mirto si raccoglie solo durante l’inverno. Ora però la Mirten è pronta e disponibile per chi volesse provare una bevuta così originale.

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