Le schede sono compilate in ogni dettaglio e passeranno al vaglio degli organizzatori del concorso ma ormai, come si dice al casinò, les jeax sont faits. Nello scorso fine settimana – sabato 9 ottobre per la precisione – nella sede dell’associazione “Piazza dei mestieri” di Torino si è riunita e ha lavorato la giuria della prima edizione dell’IGA Beer Challenge, concorso internazionale teso a premiare le migliore birre in stile Italian Grape Ale.

La partecipazione da parte dei birrifici (il contest era aperto solo a quelli che nei rispettivi Paesi rispondono allo status di “artigianale”) è stata eccellente e superiore al previsto: a Torino sono giunte oltre 120 diverse birre (123 per la precisione) da 66 produttori con presenze anche da Canada e Brasile. Tanto che l’organizzazione ha dovuto convocare alcuni giudici in più del previsto per condurre i vari tavoli di degustazione. (foto da Cronache di Birra)

Alla fine sono stati 18 gli esperti che hanno formato la giuria presieduta da Alessandra Agrestini e si sono confrontati sui prodotti suddivisi in quattro categorie: IGA non acide a bassa gradazione (fino al 7%), IGA non acide ad alta gradazione (oltre al 7%), IGA acide a bassa gradazione (fino al 7%), IGA acide ad alta gradazione (oltre al 7%).

«Abbiamo notato un’ampia eterogeneità tra le caratteristiche delle birre di ogni flight – ha raccontato sul suo “Cronache di Birra” Andrea Turco, giudice ma anche coinvolto nella organizzazione – Non è un aspetto che ci ha sorpreso e che da un certo punto di vista rappresenta allo stesso tempo la ricchezza e il limite di questo giovane stile birrario. Per i giudici è stata una sfida interessante e inedita, perché confrontarsi su una tipologia brassicola del genere impone dei criteri diversi rispetto a stili più classici – e dunque facilmente riconoscibili».

Ora quindi inizia a montare l’attesa per l’assegnazione dei premi: la cerimonia è fissata tra un mese, per sabato 13 novembre a Ceresole d’Alba in provincia di Cuneo. In quella occasione, che si terrà all’interno della sede di GAI Macchine Imbottigliatrici, i coordinatori del progetto Italian Grape Ale assegneranno i riconoscimenti ai vincitori delle diverse categorie in un pomeriggio tutto dedicato all’unico stile birrario italiano ufficiale a livello internazionale. Che, lo ricordiamo per i meno esperti, prevede l’aggiunta di uva, mosto d’uva o mosto cotto nel processo produttivo di queste birre così particolari.

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