Nel bel mezzo di una settimana in cui le bacheche di Facebook, i telegiornali e le conversazioni alla macchinetta del caffè sono infarcite da discorsi, discussioni, ironie e commenti sul Festival di Sanremo, ci sembra giusto dare il nostro contributo alla discussione da discreti ignoranti in materia. Lo spunto birrario, però, lo abbiamo trovato visto che una delle band in gara si è ispirata proprio a una birra per darsi un nome. Il più curioso sulla scena.

I Pinguni Tattici Nucleari, che all’Ariston presentano il brano Ringo Starr e che al venerdì sera hanno portato un divertente medley con numerosi successi dei Festival passati, devono la propria denominazione a un prodotto di culto – uno dei tanti – firmati da Brewdog.

Il birrificio scozzese è, lo diciamo per i meno addentro alle vicende birrarie, uno dei più celebri produttori artigianali europei: se la loro Punk IPA ha fatto storia, diverse altre etichette sono finite sotto i riflettori insieme alle tante iniziative firmate Brewdog: da un enorme campagna di crowdfunding cui hanno partecipato decine di migliaia di persone alla creazione di una rete di locali in giro per il mondo (Italia compresa); dalla fondazione di un albergo dedicato alla birra negli USA alle campagne di marketing e comunicazione aggressive, sfacciate, furbissime. E ancora, l’uso delle lattine in anticipo sui tempi o l’utilizzo di animali imbalsamati per contenere serie limitate e costosissime di birre speciali. Su Cronache di Birra trovate un po’ di queste vicende, molto ben dettagliate (cliccate QUI).

In questo mare di originalità si pone anche la Tactical Nuclear Penguin, la cui traduzione è appunto il nome della band bergamasca in gara a Sanremo. La Tactical Nuclear Penguin è stata prodotta a partire dal 2009 e ha la particolarità di avere un tenore alcolico altissimo, il 32%. Non per caso: con questa birra Brewdog diede vita a un testa a testa con il birrificio tedesco Schorschbrau per detenere il record (assurdo) di chi riuscisse a produrre la birra più “forte” del mondo. Una gara nella quale in seguito si sono inseriti altri birrai (siamo arrivati fino al 70%, nel frattempo…) e che è ben raccontata dal affidabilissimo blog “Una birra al giorno”: la trovate cliccando QUI.

Insomma, in mezzo a tante stranezze, ecco arrivare anche un gruppo musicale bergamasco alla ricerca del proprio nome. Su alcuni siti specializzati (che riprendono un commento della stessa band sotto un brano caricato su Youtube) ecco la spiegazione che molti cercano: «La leggenda narra che Bernu, membro fondatore della band, e Claudio Apocolocintosi Cuter scovarono il nome mentre si trovavano in una birreria artigianale (testi apocrifi dicono bresciana, ma la versione ufficiale è bergamasca). Lì trovarono questa birra scozzese, chiamata Tactical Nuclear Penguin, che fin da subito li affascinò, e così nacque il nostro sgangherato nome».

– Se volete conoscere qualcosa di più riguardo Brewdog, vi consigliamo il volume scritto da uno dei fondatori, James Watt. Si intitola “Business for Punks – Breal All the Rules”, è in inglese e lo potete acquistare su Amazon CLICCANDO QUI.
* Se invece vi interessa acquistare (sempre su Amazon) l’album dei Pinguini Tattici Nucleari che contiene il brano sanremese Ringo Starr, CLICCATE QUI.

Nota: il nostro blog ha un’affiliazione con il sito di e-commerce e riceve una piccola percentuale da ogni libro venduto attraverso questo canale.

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