Elencare le medaglie ottenute dai birrifici della provincia di Varese a “Birra dell’Anno”, il più importante e riconosciuto concorso nazionale dedicato alle birre artigianali, è diventata per il nostro blog una piacevole consuetudine. Una striscia che si allunga anche dopo l’edizione 2023 tenutasi a Rimini all’interno del Beer and Food Attraction, anche se rispetto alle edizioni precedenti – quando furono diversi i produttori premiati – i podi arrivano tutti da un’unica realtà: 50&50.

La brewery che ha sede a Varese nel quartiere di Valle Olona è stata premiata con una medaglia d’oro, una d’argento e una di bronzo completando così un vero e proprio filotto di podi. L’oro è arrivato grazie alla “Mr. Crocodile” ed è una grande conferma. La session beer di “50&50” è una bassa fermentazione a con una gradazione alcolica piuttosto leggera (4,9%) che continua a dare grandi soddisfazioni a Elia Pina e Alberto Cataldo: a Rimini si è imposta nella categoria 4 (le cosiddette hoppy lager luppolate di ispirazione americana) ma a settembre vinse l’oro all’European Beer Star (EBS) di Monaco di Baviera e in passato aveva già brillato a Birra dell’Anno (argento nel 2021).

La medaglia di argento è stata invece assegnata ai varesini per la “Django” nella categoria delle double IPA e imperial IPA – la numero 15 – ma è un secondo posto che non brucia, anzi: a vincere in questa tipologia infatti è stata la “Trivella” di Birra Due Tocchi, la beer firm di Giovanni Novembre che ha sede a Parabiago ma in assenza di un proprio impianto produce le birre su quello di “50&50”. Una sorta di derby in cui, per una volta, tutti escono vincitori. A completare il filotto per il birrificio varesino un altro prodotto che ha già assaggiato un podio internazionale, ovvero la session IPA “God of Laif”, terza nella categoria numero 12 alle spalle della “Nerd Choice” di Ritual Lab e della “New Age” del Lariano. Anche la “God of Laif” infatti era stata d’oro all’EBS di Monaco dello scorso anno, così come la “Mr. Crocodile”.

LA FELICITA’ DI ALBERTO ED ELIA

«Siamo contentissimi perché alle nostre birre sono state riconosciute la costanza nel tempo e la bontà del prodotto» spiegano Alberto Cataldo ed Elia Pina di rientro da Rimini. «Speravamo di ottenere un bel risultato – spiega Alberto – e così è andata: noi siamo convinti di quello che facciamo ma il fatto che anche gli altri – i giudici e gli addetti ai lavori, anche quelli di lungo corso – lo siano, ha un valore ancora maggiore per il nostro lavoro. Torniamo da Rimini stanchi ma contentissimi anche perché abbiamo incontrato tanti appassionati, anche quelli che fino a oggi non ci conoscevano».

«La sensazione è davvero positiva – conferma Elia – perché abbiamo una Crocodile che è arrivata a quattro medaglie tra Italia ed estero e così come la Laif riesce a dare il meglio anche con il trascorrere del tempo. Passano i mesi, gli anni, cambiano ovviamente le cotte ma vedere queste birre sempre “nei premi” dà grande valore alla nostra attività. E poi lasciateci festeggiare anche l’argento della Django, per molti anni la nostra birra-bandiera: una birra a cui siamo molto affezionati e che finalmente ha avuto un riconoscimento pubblico, un onore che si merita».

Giovanni Novembre festeggia l’oro della “Trivella”

LEGNANO DI BRONZO

Come detto, non ci sono altri birrifici varesotti premiati, anche se per partecipare a questo concorso è necessario iscriversi: non sappiamo – perché non viene reso noto – se altri hanno preso parte alla gara né eventualmente con quali e quante birre. Segnaliamo però altri due piazzamenti importanti ottenuti dal Birrificio di Legnano che torna da Rimini con due medaglie di bronzo: la prima è arrivata grazie alla “Teresa” nella categoria numero 27, quella affollata delle belgian blond; la seconda con la “Ciuca” nella categoria 29 ovvero quella delle tripel. Risultati notevoli visti gli stili e i vincitori (Beha nel primo caso, MC77 nel secondo).

Oltre alle 45 categorie in cui è stato suddiviso il concorso, Unionbirrai – l’associazione di categoria che organizza “Birra dell’Anno” – ha assegnato anche il premio “Birrificio dell’Anno” al produttore che ha ottenuto i migliori risultati a livello complessivo. Un riconoscimento andato, per la seconda volta, a Cr/Ak, birrificio padovano di Campodarsego che ha così bissato il successo ottenuto nel 2018.

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