Sul finire del 2013, Malto Gradimento – che allora aveva un paio d’anni di vita – riportava la notizia che un terzetto di persone era pronto a far rinascere, a pochi chilometri di distanza dalla vecchia sede di Azzate, l’esperienza di quel che era stata l’Università della Birra diretta da Franco Re. I tre protagonisti erano Samantha Belli, Silvana Giordano e Stefano Baladda che, a Calcinate del Pesce, rilevarono una ex pizzeria per trasformarla nella nuova Unibirra.

Poco tempo dopo quell’articolo arrivò l’apertura ufficiale e ora Unibirra è pronta a festeggiare i dieci anni di attività con una settimana speciale, nel corso della quale Samantha, Silvana e Stefano faranno un regalo ai clienti più affezionati e lanceranno una serie di iniziative – una delle quali è già in atto – innovative e divertenti per i tantissimi appassionati che in questo decennio sono passati dal locale varesino.

La data, innanzitutto: le celebrazioni per il decennale prenderanno il via martedì 30 aprile per concludersi la domenica successiva, il 5 maggio. A livello puramente birrario, si potranno bere (oltre alla consueta offerta alla spina e alle tantissime referenze in bottiglia) anche le birre del produttore inglese Theakston, per le quali è pronta la tradizionale “pompa” inglese.

C’è poi la questione del regalo: «Al posto di riceverli, questa volta abbiamo deciso di fare noi un dono ai clienti più affezionati» spiegano in coro i tre dell’Unibirra che hanno messo a disposizione 100 birre alla spina gratuite per altrettanti avventori fedeli. Attraverso un QR Code contenuto nella newsletter comunemente inviata dal locale, era infatti possibile prenotare la propria birra che andrà ritirata durante la settimana di festa. Per tutti gli altri, però, c’è un’ulteriore formula per ricevere una birra in omaggio: nell’angolo del beershop sarà allestito un piccolo set fotografico. Chi si farà ritrarre e posterà su Instagram l’immagine (taggando Unibirra), otterrà un buono da utilizzare in una serata successiva.

Tutti gli eventi e le iniziative inoltre, saranno identificate con il nuovo logo: una “U” a forma di boccale che da qualche settimana viene utilizzato al posto del vecchio marchio. E saranno anche ricamate su una serie limitata di cappellini in vendita da Unibirra in questi giorni.

IL BIRRAPORTO – C’è poi un ulteriore progetto, che ha già preso il via nelle scorse settimane, che ha un respiro molto più a lungo termine, quello del “Birraporto”. Ovvero di un documento – sorta di passaporto – con cento “caselle” sulle quali si potranno apporre altrettanti bollini (verdi, gialli e rossi a seconda della valutazione personale). Il menu di Unibirra prevede infatti la possibilità di degustare – ripetiamo: non è una gara ma un percorso da svolgere nei mesi o negli anni – cento birre considerate le più significative del proprio stile. Ogni 25 birre si raggiungerà un livello intermedio (beer lover a 25, birre specialist a 50, beer expert a 75, beer master a 100) che sarà celebrato con gadget appositi; infine, nella sala superiore del ristorante, verrà via via compilato un tableu con tutti i nomi di chi concluderà il percorso. Una sorta di hall of fame degli appassionati di birra e di… Unibirra. Un’idea originale per celebrare la nostra bevanda preferita ma anche un luogo in cui moltissime persone, appassionate o semplicemente curiose, si sono formate al culto di malti e luppoli.

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