Convegno, tavola rotonda e degustazione: a Roma la giornata del luppolo italiano

Lunedì 6 novembre la sede della Coldiretti di Roma (in via XXIV Maggio 43) ospiterà una giornata interamente dedicata al luppolo italiano e al suo inserimento nella filiera della birra artigianale. Alla mattina sono previsti un convegno tecnico e una tavola rotonda politico-istituzionale per fare il punto sul mondo brassicolo artigianale nazionale ma anche in modo più specifico sul comparto del luppolo.

In contemporanea, tra le 9 e le 16, ci sarà anche la terza edizione dell’evento nazionale di assaggio del luppolo coltivato in Italia. Uno spazio in cui i produttori esporranno i propri prodotti e permetteranno la degustazione dei luppoli raccolti quest’anno. Saranno infatti installati alcuni “banchi d’assaggio” per le principali varietà coltivate nel nostro paese. Immagine di Leopictures da Pixabay.

L’evento romano è organizzato dal Consorzio Birra Italiana, la realtà attiva da quattro anni che si occupa soprattutto di sostenere l’attività dei birrifici agricoli. Il presidente è Teo Musso di Baladin (probabilmente il birraio più noto d’Italia), il suo vice è Marco Farchioni di Mastri Birrai Umbri mentre il direttore è Carlo Schizzerotto che i lettori di Malto Gradimento hanno conosciuto in qualità di promotore dell’iniziativa SideBeer Tour.

Il luppolo è una coltura che storicamente è presente in Italia ma che per tanti anni ha avuto poco spazio tanto da essere irrilevante per la produzione della birra. Sia le imprese industriali sia quelle artigianali infatti si riforniscono dai grandi produttori esteri (dall’Hallertau tedesco alle zone di produzione belga, britannica e ceca fino ai “nuovi luppoli” prodotti sulla West Coast americana…) ma da qualche tempo anche nel nostro Paese si è registrato un ritorno di interesse verso questa coltivazione.

Alcuni birrifici, in particolare proprio quelli agricoli (che hanno anche il know-how per questo tipo di lavorazione), hanno iniziato a produrre in proprio il luppolo mentre altre imprese private non collegate direttamente ai birrifici hanno iniziato a offrire i loro luppoli a livello commerciale. Il settore è ancora ridotto rispetto alle necessità del comparto ma ha ampi spazi di crescita davanti a sé, ragion per cui anche incontri come quello di Roma possono fare da “motore” per gli operatori del settore.