Da ormai 10 anni Carlsberg Italia – la filiale italiana del colosso danese – pubblica il proprio bilancio di sostenibilità: un documento nel quale riporta una serie di obiettivi che l’azienda si è data nell’ambito delle tematiche ambientali, sottolineando anche i dati relativi a quanto fatto in quest’ambito nei 12 mesi precedenti.

Ne parliamo perché – come forse tutti saprete – il principale impianto produttivo di Carlsberg Italia è situato alle porte di Varese, lo storico (e famoso) Birrificio Poretti di Induno Olona che ha tutt’ora un ruolo chiave non solo come stabilimento ma anche per il vecchio nome (Poretti, appunto) che da qualche anno è stato rispolverato per aumentare la competitività sul mercato interno.

In QUESTO ARTICOLO pubblicato su VareseNews sono riportati molti dei dati comunicati dall’azienda ed estratti dal bilancio di sostenibilità. Ma anche tra le righe si trovano passaggi interessanti come quello che parla di un trend seguito un po’ da tutto il mondo birrario, industriale e artigianale, quello delle birre analcoliche o light. Carlsberg Italia sottolinea l’importanza di queste bevande per il proprio obiettivo legato al bere responsabilmente e va – di fatto – incontro a una tendenza che ha cominciato a prendere piede con l’introduzione di norme sempre più stringenti (e giuste, ci permettiamo di dire) verso gli automobilisti.

Un altro passaggio importante, che può essere d’esempio anche per i piccoli produttori attenti all’ambiente – ma anche alle proprie tasche, il che non guasta mai! – riguarda l’efficienza dei macchinari utilizzati. Carlsberg porta ad esempio l’installazione di un pastorizzatore flash (OK, stiamo parlando esattamente di ciò che non ci deve essere in un impianto artigianale!) che ha causato un calo importante in termine di energia utilizzata, di emissioni e di consumo di gas.

«Sono orgoglioso di affermare che Carlsberg Italia ha continuato a produrre birra per un oggi e un domani migliori e a perseguire gli obiettivi di sostenibilità che ci siamo prefissati per il 2030» è il commento di Kaare Jessen, il manager che da pochi mesi guida Carlsberg Italia – Abbiamo fatto scelte responsabili, come quella di installare un depuratore indipendente e rinnovare il nostro parco automobili con vetture ibride o plug-in, a riconferma dell’impegno verso il raggiungimento di un’economia a zero emissioni di CO2, senza mai perdere di vista il focus su innovazione e ricerca. Per concludere, ringrazio tutte le persone di Carlsberg Italia che non si sono lasciate abbattere da una situazione imprevista e difficile ma, anzi, hanno continuato a lavorare affrontando le nuove sfide con coraggio, determinazione e passione».

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