Il marchio “Birra dell’Anno” che identifica il più grande concorso nazionale dedicato i produttori artigianali, è stato utilizzato da Unionbirrai (la massima associazione di categoria) per una mini-edizione autunnale dedicata alle birre prodotte con il luppolo fresco, le cosiddette harvest beer (ne parlammo, per esempio, raccontando l’esperienza di 50&50 in questo ambito).

Due i titoli in palio, entrambi finiti nella bacheca di uno dei grandi maestri del mondo artigianale, Agostino Arioli, grazie a due chicche prodotte dal suo Birrificio Italiano a Limido Comasco.



Il “Birri” si è infatti imposto sia nella categoria “Wet Hop” con la Tipopils Harvest (una versione speciale della “birra-bandiera” di Arioli), sia nella categoria “Fresh Hop” questa volta con la Extra Hop.

L’azienda lombarda è l’unica ad aver conquistato due medaglie nel concorso i cui risultati sono stati diffusi sabato scorso. I due argenti sono andati rispettivamente alla Ammutinata di Beer Belly (Modena) nel wet hop e alla Peace & Hop del Birrificio Apuano (Massa) nel fresh hop.
Medaglie di bronzo invece per la Harvest di Radical Brewery (Lucca) e per la Glitch Slap Fresh Hop del birrificio Edit (Torino). I giudici hanno infine assegnato una menzione speciale, nella categoria “wet” alla Sugaman Wet di Giustospirito di Rubiera (Reggio Emilia).

La premiazione si è tenuta all’Arrogant Pub di Reggio Emilia, uno dei locali italiani più attivi nella promozione della birra artigianale, ed è stata inserita nel Fresh Hop Festival nel quale sono state servite birre di questa tipologia provenienti da ben 22 produttori italiani. Ai vincitori è andato anche un premio “in luppolo” messo a disposizione da Italia Hops Company, la più nota azienda nazionale (ha sede a Modena) nel campo della coltivazione e commercializzazione dei luppoli.

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