La sensibilità nei confronti della birra artigianale a livello territoriale si fa sempre più rilevante, anche negli enti locali che da qualche tempo hanno iniziato a sostenere anche a livello legislativo i produttori.

In Lombardia vige una legge – scritta con il contributo di Unionbirrai – che venne approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale a pochi giorni dal Natale 2022, in un momento storico particolare, quello della riapertura post-Covid.

Ora anche l’Emilia Romagna si è dotata di una norma simile, e anche in questo caso ci sono lo “zampino” di Unionbirrai (che, lo ricordiamo, è la maggiore associazione di categoria per i birrifici artigianali) e un consenso molto ampio da parte della politica. La prima firma è di un esponente della Lega, Matteo Rancan, ma la sottoscrizione è giunta anche dai gruppi consiliari di PD (che esprime l’assessore all’agricoltura Alessio Mammi), Lega, ER Coraggiosa, Italia Viva, FDI, Rete Civica, Forza Italia, MoVimento 5 Stelle, Europa Verde, Lista Bonaccini e gruppo Misto.

Cavandocela con una battuta possiamo quindi dire che la birra artigianale è il miglior modo per trovare una base condivisa tra tutte le forze politiche. Non male in un Paese dove «Un italiano è un latin lover, due italiani sono un casino, tre italiani fanno quattro partiti» (la frase è attribuita a Beppe Grillo. Il comico, non il politico, vien da dire ndr).

La legge punta, si legge in un comunicato di Unionbirrai, a «valorizzare i microbirrifici e le birre artigianali regionali, promuovendo lo sviluppo sostenibile e il consumo responsabile e informato, nonché l’aggiornamento professionale e la qualificazione degli operatori, puntando alla creazione di una filiera brassicola regionale attraverso l’incentivo alla produzione locale delle materie prime, in primis luppolo e orzo».

Come logico, gli obiettivi sono i medesimi già espressi in Lombardia (due Regioni a guida politica differente, è bene ricordarlo): si parla infatti di un elenco regionale dei microbirrifici, della possibilità di un logo per i produttori emiliano-romagnoli e della promozione del turismo brassicolo per valorizzare le eccellenze del comparto.

La votazione ha riscosso il prevedibile plauso da parte di Unionbirrai, per bocca del vicepresidente Andrea Soncini (che ha ringraziato le diverse parti politiche per l’unità di intenti) e il referente regionale Federico Bianco, il quale ha puntato l’attenzione anche sulla possibilità dell’ammodernamento e del rinnovamento degli impianti per puntare a una produzione all’avanguardia.

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