“50&50” è un birrificio che per sua natura preferisce andare fuori dagli schemi. E così, in un periodo dell’anno in cui molte aziende anche nella nostra provincia stanno distribuendo la propria “natalizia”, in Valle Olona si sono dati da fare per rilasciare una birra non legata alle festività invernali.

È nata così la “Hangman”, termine che fa di nuovo riferimento a un film di Quentin Tarantino (The Hateful Eight) come era accaduto per la Django e nome che va a indicare una Double IPA che verrà prodotta con continuità dall’azienda varesina. Ma con una particolarità: le tipologie dei luppoli e il rapporto tra essi varieranno di cotta in cotta così da dare una birra sempre differente.

Abbiamo avuto il piacere di provare quasi in anteprima la nuova nata in Valle Olona, caratterizzata sull’etichetta dalla dicitura “D.D.H.”, sigla che sta a indicare un doppio dry hopping. E la potenza del luppolo (in questa prima versione ci sono Mosaic, Vic Secret e Rakau) si avverte fin da quando si stappa la bottiglia: all’apertura (parliamo di una birra degustata freschissima) si viene investiti da una ventata di profumi balsamici e resinosi. Dopo questo bouquet intenso, al naso arrivano note via via più delicate man mano che trascorre il tempo.

Di colore oro carico e sormontata da un bel capello di schiuma bianca e fine, la DIPA di 50&50, una volta in bocca presenta un buon corpo e resta abbastanza scorrevole. Al palato si ritrovano tutti i sentori balsamici già avvertiti al naso ma anche sapori che richiamano la frutta tropicale. L’amaro è tagliente e persistente, ma per nulla fastidioso e non copre del tutto la componente maltata. La Hangman ha un tenore alcolico dell’8,5% che però viene nascosto piuttosto bene nelle pieghe di una bevuta piacevole.

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