Arriva dicembre ed è giocoforza iniziare a parlare delle birre di Natale, prodotti diffusi da sempre nei paesi del Nord Europa ma in epoca di globalizzazione ormai in voga anche tra i produttori di casa nostra. Un modo per misurarsi con ricette diverse dal solito, particolari, spesso fantasiose, che consentono anche ai birrai di sbizzarrirsi e alle aziende di offrire un prodotto ad hoc per le festività (cosa che non guasta neppure dal punto di vista delle vendite in un momento chiave per i “pacchi regalo”).
I birrifici del Varesotto non fanno eccezione rispetto ai colleghi del resto d’Italia, e così anche da queste parti in molti hanno brassato una ricetta speciale, disponibile da questo momento in avanti. Diverse le conferme: dalla ricercatissima “Kerst” di Extraomnes (sia Reserva sia in versione Noble: anteprima il 4 dicembre al locale di Castellanza) alla solida “Rusca” del Birrificio Settimo, fino alla “Babbo Riserva” di A Tutto Malto. Segnaliamo volentieri anche la collaborazione tra il Birrificio Sociale di Malnate e Serra Storta che propongono la “Stella” venduta con le modalità e le finalità consuete della giovane beer firm malnatese.
Due invece le novità assolute, ricette non “ritoccate” ma del tutto originali: sono quelle firmate da “The Wall” e da “Orso Verde” che proprio in questi giorni stanno lanciando le proprie “natalizie” che vi raccontiamo con qualche dettaglio in più.
XMAS BEE / THE WALL
Gioco di parole ed etichetta in pieno stile “The Wall” per la prima vera birra di Natale prodotta a Venegono Inferiore: fino a ora il birrificio aveva realizzato la “Barone”, birra prettamente invernale ma non tipicamente da festività: una svolta arrivata in questo 2018. Per l’occasione Daniele Martinello ha scelto di partire da una strong ale all’inglese (con lievito, appunto, britannico) con una parte maltata molto forte, alla quale c’è una forte aggiunta di spezie e di miele. Quattro le spezie: il pepe di Timur, nepalese dalle note aggrumate, il pepe di Cubeba più “balsamico”, lo zenzero fresco e il classico coriandolo. Un bouquet di ingredienti a cui si aggiunge il miele millefiori fornito da un’azienda della zona (di Mozzate), che aiuta a elevare il grado alcolico ma anche le note aromatiche.
La Xmas Bee è rifermentata nei fusti e nelle bottiglie in cui è stata confezionata, si candida a diventare una birra “da cantina” per chi volesse lasciarla invecchiare e si attesta su un tenore di alcol importante, 10,3%, che riscalda i cuori… e non solo.
LA GRYLA / ORSO VERDE
L’altra novità radicale arriva, come accennato dall’“Orso Verde”, ennesima svolta di questo periodo per il birrificio guidato in sala cottura da Cesare Gualdoni. Per questo Natale, infatti, l’azienda di Busto Arsizio ha sospeso la produzione della storica “Cometa Rossa” e propone invece la nuova “Gryla” (ribattezzata anche La Malefica da chi l’ha realizzata…). In questo caso si tratta di una birra realizzata sulla base di una doppelbock, nella quale però spiccano al naso profumi di mandorla e frutti rossi. Questi ultimi – spiegano quelli che l’hanno già assaggiata – si ritrovano in bocca insieme a note di pan di zenzero. La Gryla si presenta come una birra dotata di un buon corpo e una gradazione alta ma non altissima, visto che si attesta intorno all’8,5% di alcol. Oltre al fusto, la natalizia di Orso Verde è pronta anche in bottiglie da 75 cl, formato tipico anche per le confezioni regalo.
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