Il birrificio Opperbacco, di Notaresco in provincia di Teramo, è senza dubbio nel novero dei più quotati a livello nazionale: l’ultima conferma – in ordine di tempo – è arrivata dal recente concorso “Birraio dell’Anno” nel quale Luigi Recchiuti è entrato nelle nomination per il premio principale.

Già nello scorso novembre però le birre di Opperbacco erano state grandi protagoniste della seconda edizione dell’IGA Beer Challenge alla fiera SIMEI di Rho-Milano; nella categoria delle IGA acide a bassa gradazione alcolica le specialità di Recchiuti avevano occupato l’intero podio con l’oro andato alla Naturae Terra 2019.

Curiosamente però Recchiuti, che abbiamo intervistato (vedi sotto) per il progetto Italian Grape Ale, segnala una birra non andata a medaglia come la sua prediletta. «La Naturae Passito è la “figlia più piccola”, la prediletta: le altre sono nate all’interno di un progetto iniziato nel 2016, quella con il passito (che ha ottenuto comunque una menzione) è di due anni fa, è la più complessa perché ha bisogno di tre fermentazioni».

La scelta di Recchiuti di esplorare il mondo delle Italian Grape Ale è spiegata bene dal birraio teramano con queste parole: «Bisogna sempre mettersi in gioco perché altrimenti il gioco è finito. Le IGA sono una esigenza che il birrificio ha, per stupire e offrire qualcosa di nuovo. Anni fa volevo staccarmi dall’idea delle IGA perché inizialmente non mi appassionavano; poi ho scelto di iniziare il progetto Naturae e sono felice che siano nati buoni prodotti. Sono stato fortunato».

Speciale IGA Beer Challenge 2022 – Tutte le interviste pubblicate da MG

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