Tra il gennaio appena terminato e il febbraio che ha da poco preso il via, i birrifici del Varesotto hanno rilasciato – o messo in produzione – alcune novità. In attesa di assaggiarle, vale la pena fare il riassunto di questa prima “ondata” di birre neonate: ne contiamo quattro da altrettanti produttori. Nell’ordine Orso Verde, 50&50, In Mostra e Sociale di Malnate. Ecco il… servizio completo!

UN ORSO PER L’INVERNO

Chi ha partecipato alla celebre festa “Le birre della Merla” organizzato da Birra Montegioco nello scorso fine settimana, ha già conosciuto l’ultima nata in casa “Orso Verde”, una double IPA che è stata ribattezzata “True” e che ha in etichetta un grintosissimo orso-boxeur. Non a caso, perché la True è in grado di mandare al tappeto i bevitori poco accorti, grazie ai suoi 8,5 gradi alcolici. Birra prettamente invernale, la DIPA prodotta a Busto Arsizio è di colore ambrato e risulta morbida al palato al quale riesce a nascondere piuttosto bene il suo potere etilico. Seguendo i dettami dello stile però, la True regala anche un bouquet esplosivo di profumi. Se l’avete già incontrata (e non avete gettato la spugna prima del limite!), fateci sapere cosa ne pensate.

50&50 SI TINGE DI NERO

Prima birra nera di sempre per “50&50” che in questi giorni sta iniziando a distribuire la sua “Danko”, una baltic poter – quindi bassa fermentazione – con un tenore alcolico dell’8,2%. «Utilizziamo un lievito che ci sta molto a cuore e che dà alla birra grande scorrevolezza per una bevuta lunga e serena» racconta il birraio Elia Pina. Birra pericolosa «perché l’alcol, in bocca, non si sente ma poi “bussa” in testa» e che incarna le caratteristiche tipiche di questo stile. Malto predominante, anche perché – confessa Elia – sono ben 12 quelli utilizzati nel corso della lavorazione: «Uno sfizio da homebrewer, una pazzia per un impianto professionale» scherza ancora il birraio. La “Danko”, dicevamo, porta con sé caramello e toffee, note di liquirizia e cioccolato ma anche di dattero e di prugne e propone un finale lungo e cioccolatoso senza però la “grattata” che di solito arriva dai malti torrefatti (che ci sono, ma nelle retrovie). Per il luppolo è stato utilizzato il chinook ma, come prevedibile, solo in aroma anche perché la baltic porter varesina si ferma a circa 25-30 IBU.

MALNATE FA IL BIS

Giorni importanti, quelli della scorsa settimana, per il “Birrificio Sociale di Malnate”, realtà di cui abbiamo parlato a più riprese anche per gli scopi – appunto – sociali che si è prefissata e che sta portando avanti. Dopo aver “rodato” la produzione e la distribuzione della golden ale “Cotta 14”, la prima nata del progetto malnatese, ora è venuto il momento di brassare una seconda birra. Si tratta di una english special bitter (ESB) che è già in maturazione nella cantina del birrificio “Serrastorta” al quale si appoggia fin dall’inizio il “Sociale”. Il nome è ancora… ignoto, nel senso che i responsabili del progetto hanno chiesto (attraverso la pagina Facebook) di consigliare il termine con cui identificare la seconda nata del birrificio. Per le proposte c’è tempo fino all’8 febbraio.

UNA MÄRZEN IN MOSTRA

Concludiamo la nostra carrellata con una notizia che vi abbiamo già dato nell’articolo di presentazione del “Birrificio in Mostra” di Induno Olona. Il piccolo produttore all’imbocco della Valganna è infatti sul punto di rilasciare la sua prima märzen, stile ben noto ai frequentatori dell’Oktoberfest visto che è quello delle birre servite nella ciclopica festa della birra bavarese. Quella di “in Mostra” è stata battezzata “Monarzen” in onore del monte Monarco che si staglia proprio di fronte alle vetrine dell’azienda condotta da Andrea Bari e Alessandro De Rita.

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