Due ori e tre argenti: in tempo di Olimpiadi è più facile sintetizzare con il “medagliere” il risultato colto da due birrifici del Varesotto a “Birra dell’anno 2021”, la kermesse organizzata da Unionbirrai (la più importante associazione di categoria per i produttori artigianali) la cui premiazione si è svolta per la prima volta a settembre e a Parma. La sede è stata quella del “Cibus”, la grande rassegna internazionale dell’alimentazione che per questa volta ha sostituito (vedremo in futuro se avrà anche “soppiantato”) il tradizionale appuntamento di “Beer Attraction a Rimini.

Parleremo dopo della “Caporetto organizzativa” che ha lasciato di stucco tutti gli addetti ai lavori, perché prima di tutto celebrare i risultati che per la provincia di Varese sono stati decisamente positivi. Sia “The Wall” di Venegono Inferiore, sia “50&50” di Varese sono saliti sul podio a ripetizione dando segno di avere ormai raggiunto un livello davvero eccellente (noi ne eravamo certi, e lo abbiamo scritto a più riprese).

Un oro per parte. “The Wall” lo ha ricevuto per la Mrs. White che era iscritta nella categoria 16, quella delle white IPA e delle american wheat. Un risultato notevole, perché se è vero che queste birre non sono particolarmente numerose, è altrettanto evidente che la qualità del podio sia stata eccellente: seconda la Vergott del “Birrificio Lariano” e terza la Beach Voyeur di “Birra Bellazzi”.
Per contro “50&50” si è imposta in categoria 14, ovvero le american pale ale (APA), stile sicuramente tra i più attesi: a vincere è stata la Kalopsia che ha preceduto un caposaldo come la celebre Guerrilla di “CR/AK” e la Mojo del “Base”.

Il duo varesino formato da Alberto Cataldo ed Elia Pina (foto sopra) è uscito davvero a piene mani dalla Fiera di Parma: oltre alla vittoria con la Kalopsia infatti, porteranno in Valle Olona anche due secondi posti ottenuti con la Mr. Crocodile nella categoria delle lager luppolate (n° 4) e con la Hangman tra le imperial IPA/double IPA (n° 15). Due grandi conferme per altrettante birre sono ben conosciute agli appassionati di “50&50”. Un ulteriore argento è finito nelle mani dello staff di “The Wall” (non li citiamo per nome perché sono tanti e vogliamo bene a tutti!) grazie alla RebHell che, come suggerisce il nome, era iscritta alla categoria n° 3 (helles, keller e altre lager europee a bassa gradazione). Hangman e RebHell sono state precedute dalla Breaking Hops di “MC-77” e dalla American Jasper del “Birrificio La Piazza”.

MC-77 BIRRIFICIO DELL’ANNO

La citazione di MC-77 è doverosa perché proprio l’azienda marchigiana condotto da Cecilia Scisciani e Matteo Pomposini e basata a Caccamo di Serrapetrona in provincia di Macerata ha vinto il premio “Birrificio dell’anno 2021”. Una classifica stilata in base ai piazzamenti ottenuti con le birre iscritte nelle varie categorie, un riconoscimento che conferma l’altissimo livello di MC-77 che nel gennaio 2020 ottenne l’altrettanto ambito trofeo del “Birraio dell’anno 2019” (i nomi sono molto simili ma si tratta di due manifestazioni diverse con logiche differenti).

Fa piacere inoltre sottolineare come molti dei produttori premiati a Parma siano tra quelli di cui abbiamo parlato, anche di recente, su Malto Gradimento: è il caso per esempio di “Batzen” (oro con la sua GoSexy) o di Beha Brewing (ne parlammo QUI) o di tutti quelli che hanno partecipato al recente Varese Beer Festival e oggi si ritrovano con un trofeo in mano (Birra 100Venti, Diciottozerouno, Beer In). Nel complesso l’edizione 2021 del concorso ha visto alternarsi sul palco sia nomi storici sia produttori fino a oggi meno conosciuti per l’elenco completo vi rimandiamo alla pagina ufficiale di Birra dell’Anno, CLICCANDO QUI.

LA “CAPORETTO” DELLA TRASMISSIONE IN DIRETTA

Purtroppo la giornata è stata tutt’altro che trionfale per via di un’incredibile debacle tecnica della quale non si può tacere. La trasmissione in diretta della premiazione è stata un disastro su tutti i fronti: minuti di “nero” all’inizio, immagini costantemente sgranate fino a quando hanno iniziato ad andare a scatti e quindi a bloccarsi. Inquadratura fissa con camera lontanissima dal palco, difficoltà continua ad ascoltare la voce del presentatore “compensata” da applausi troppo forti e commenti vari di chi sedeva nei pressi dell’operatore. Una Caporetto in piena regola nell’era della comunicazione multimediale alla portata di tutti, incomprensibile e inaccettabile per un concorso di questa portata, per Unionbirrai e per Fiere di Parma.
Secondo l’associazione di categoria, i problemi sono dovuti proprio alla «connessione internet difficoltosa e lenta, visto il numero alto di visitatori e professionisti, media e ospiti, presenti in fiera». Qualunque sia la spiegazione, è assurdo che nel 2021, dopo due anni in cui le videodirette digitali sono entrate di prepotenza in ogni ambito, centinaia di appassionati da tutta Italia si siano dovuti sorbire una “roba” del genere. L’unica consolazione, se così si può dire, l’ironia con cui molti hanno commentato in diretta, materiale perfetto per finire su “Commenti Memorabili”. Ma non crediamo fosse quello lo scopo della trasmissione.

Segui la pagina di MALTO GRADIMENTO su Facebook 
Segui il profilo di MALTO GRADIMENTO su Instagram