È probabilmente il birrificio artigianale più famoso d’Italia, uno status dovuto sicuramente alla sua longevità (è tra i primi cinque aperti nell’ormai lontano 1996) che però è rafforzato anno dopo anno dalle iniziative prese dallo staff, tutt’ora guidato dal fondatore Teo Musso (foto in alto). Parliamo ovviamente di Baladin che si appresta a bissare una delle esperienze più interessanti tra le tante che ha generato nella sua storia.

L’azienda di Piozzo – considerarla “solo” un birrificio è ampiamente riduttivo – ha infatti ottenuto insieme ad altre realtà  (Baladin però è la capofila) l’affidamento di un antico complesso rurale in località San Rocco Castagnaretta, frazione di Cuneo, la cosiddetta “Cascina Vecchia” che risale nelle parti più longeve al ‘400.

Dal sito del Comune di Cuneo

Costruzioni circondate da aree verdi, per le quali è stato avviato dal Comune un recupero funzionale molto interessante che – a prima vista – ricorda in parte quanto già avvenuto a Piozzo.

Nella propria località d’origine infatti, Musso ha acquisito e risistemato la vecchia Cascina Coda per trasformarla in quello che dal 2016 è conosciuto come Baladin Open Garden, uno spazio nel quale trovano casa tante realtà legate al mondo della terra e della cultura. In quel caso, a Piozzo, ci sono anche il modernissimo stabilimento di Baladin (in una struttura creata ad hoc, non lontano dalla cascina) e una serie di percorsi tra i campi nei quali si coltivano anche orzo e luppolo poi utilizzati in produzione. (QUI il nostro articolo sull’apertura di Open Garden)

La nuova acquisizione a Cuneo dovrebbe quindi ricalcare in parte l’esperienza piozzese (senza, naturalmente, l’unità produttiva): si parla già di «polo agro-alimentare con bar e ristorante, fattoria didattica, area museale e una piccola sala congressi» come spiega un articolo del giornale online “Unione Monregalese”. Negozio e ulteriore area didattica potrebbero essere altre componenti del progetto. La cordata che ha ottenuto l’affidamento di Cascina Vecchia comprende, oltre a Baladin, anche Meg-Mercato Enogastronomico e Cooperativa Sant’Onorato: la compagine avrà in gestione l’area per vent’anni, a un canone annuo di 42.400 euro. L’appuntamento per l’apertura è fissato per il 2023, ma è inutile dire che c’è già curiosità intorno a questo nuovo progetto birrario firmato Musso.

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