Zimurgo_LogoLa avevamo definita “prima buona notizia del 2015” pur pubblicandola nell’anno passato e come promesso la previsione si è avverata, all’incirca anche nei tempi previsti.
Sabato 31 gennaio dalle 18,30 in avanti a Jerago – a due passi dall’uscita di Cavaria dell’Autolaghi (per i meno avvezzi a quella zona geografica) – si inaugura lo “Zimurgo”, locale che per la nostra provincia rappresenta (probabilmente) una novità assoluta.

Zimurgo_Panoramica
Non è né un pub, né un ristorante, né un bar né un negozio: si tratta infatti di una cosiddetta “tap room”, locale di dimensioni ridotte (nella foto una panoramica dell’interno) – una quarantina di metri quadrati – con una ventina di posti a sedere tra il bancone e pochi tavoli, nella quale l’attività principale è la mescita di birra alla spina (sei quelle che spuntano dal bancone per ospitare birre in “alta rotazione”) o in bottiglia. Non ci sarà il servizio cucina ma gli affamati – spiegano dallo “Zimurgo” – possono contare su una pizzeria al taglio a pochi passi per riempirsi lo stomaco di cibo “solido”.
La “tap room” è nata dall’idea di Fabio “Ted” Soffianti, volto noto nell’ambiente dell’homebrewing con il soprannome di Insubreman; a lui si è associato un altro personaggio molto conosciuto nel mondo birrario locale, Aldo Scutteri, cuoco e già socio del progetto “A8”.

L’idea è quella di puntare con una certa attenzione alla produzione italiana, ancora poco diffusa dalle nostre parti, ma di offrire comunque una carta con un certo numero di referenze straniere: in tutto, spina a parte, dovrebbero essere circa un’ottantina le etichette in cantina. Anche perché lo “Zimurgo” oltre alla mescita fungerà anche da beer shop per gli appassionati che vogliono portarsi a casa qualche bottiglia poco reperibile nei circuiti tradizionali.

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