In una rinomata cantina di Eguisheim, meraviglioso paese-presepe alsaziano nei dintorni di Colmar, oltre ai pregiati vini locali era presente una piccola ma interessante proposta birraria artigianale. Pensando di acquistare una bottiglia “localissima”, ho scelto questa “Checkpoint Charlie” del birrificio Belafonte che in realtà è sempre francese ma di Fleurieu-sur-Saône, nei pressi di Lione. Il motivo del perché fosse venduta a Eguisheim è presto detto: le bottiglie sono un’edizione limitata prodotta insieme al birrificio Grillen che ha sede a Colmar.

La Checkpoint Charlie è una berliner weisse – il nome fa riferimento a uno dei luoghi più famosi della capitale tedesca, raro punti di passaggio tra Est e Ovest ai tempi del Muro – ideale per contrastare il caldo di questa torrida estate 2022. E la birra francese non ha tradito le attese con il suo leggero tenore alcolico, attestato a quota 3,2%.

Nel bicchiere la “CC” ha un colore tra il rosa e l’arancio, come certi mattoni; la schiuma è rosata, vivace e di media finezza. Al naso si avvertono subito profumi tropicali (mango, se non vado errato), sentori di melone e di frutta a polpa gialla; dopo qualche istante ecco anche note di fragola e ciliegia.

In bocca la Checkpoint Charlie esprime una grande facilità di bevuta: il corpo è molto esile, il sapore è lievemente aspro (ricorda il lime) e appare, anche per questo, molto dissetante. Al termine della copiosa sorsata, resta una lieve persistenza di amaro, un tocco delicato e piacevole. Nel complesso, quindi, una buona esperienza adatta a contrastare la calura e a dissetare, come da pronostico.

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