La pandemia non ha fermato il campionato italiano di homebrewing organizzato da Movimento Birra. Certo, la finale è slittata ed è stata “imbastita” in tempi ristretti, non appena i “colori” assegnati alle varie regioni hanno permesso un minimo di mobilità, ma comunque è andata in scena e ha permesso di assegnare l’ambito “scudetto” 2020 dei birrai casalinghi, un appuntamento ormai classico per la scena brassicola nazionale.
A vincere il titolo è stato Jacopo Deola (foto in alto), abilissimo homebrewer della provincia di Belluno, che ha preceduto nell’ordine Nicola Gaeta (2°), Francesco Favole (3°) e a seguire Paolo Fabbrica e Michele Mingardi.
Alle spalle dei “magnifici cinque” gli altri qualificati alla finalissima: Matteo Frigieri, Riccardo Diamanti, Matteo Selvi, Manuel Piccolo, Michele Zanellato, Paolo Rabazzi, Sebastiano Cannata, Claudio Montibeller, Cristiano Signorino.
La finale, organizzata in tempi brevissimi, alla prima disponibilità della zona gialla (le birre finaliste erano state consegnate e non si poteva lasciarle ferme troppo a lungo), si è tenuta al Drunken Duck di Quinto Vicentino. Gli stili concordati erano Saison, Black IPA e Stile Libero, quest’ultimo destinato a chi aveva accumulato i migliori punteggi e piazzamenti durante il concorso, come bonus per aumentare le possibilità di vittoria. In tutto i giudici hanno dovuto valutare poco meno di 50 birre.
Ad ogni stile è stata dedicata una coppia di giudici (Gianriccardo Corbo e Matteo Malacaria; Marzio Jr Berrugi e Daniele Cogliati; Miro Sampino e Norberto Capriata) che ha selezionato le sei migliori da mandare in finale; nella seconda sessione una diversa coppia di giudici ha decretato i punteggi definitivi delle finaliste, dai quali è emersa la classifica. Il livello medio di tutte le birre degustate è stato decisamente buono, con punte eccellenti per le finaliste.
Ringraziamo Norberto Capriata per le preziose informazioni.
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