È ormai pronto il primo evento birrario di rilevanza nazionale del 2022, la 13a edizione di “Birraio dell’Anno” (sabato 15 e domenica 16 gennaio) che tornerà a essere in presenza in quel di Firenze dopo che dodici mesi fa tutte le operazioni vennero svolte in modalità virtuale. La formula è simile a quella mandata in scena sino a due anni fa: due premi in palio (quello assoluto con 20 nomination, quello per gli emergenti con cinque candidati) e un’arena con la possibilità di degustare una ampia selezione dei birrifici arrivati alla fase finale. Il premio si chiama “Birraio dell’anno 2021” perché fa riferimento ai dodici mesi precedenti.

A decidere la rosa dei 25 nomi la consueta giuria formata da un centinaio di esperti residenti in tutta Italia e coordinata dal network “Fermento Birra” che è l’organizzatore della manifestazione. La sede sarà il teatro TuscanyHall anche se per evidenti ragioni di sicurezza gli ingressi sono a numero chiuso con prenotazione fortemente consigliata, mentre al posto dei gettoni per gli assaggi è stato disposto un “beer pass” così da ridurre al minimo anche gli scambi di oggetti tra le persone.

Il campione uscente è Giovanni Faenza di Ritual Lab, vincitore per il 2020 dopo aver conquistato il titolo tra gli emergenti tre anni prima. Per l’ennesima volta, la provincia di Varese sarà rappresentata da Luigi “Schigi” D’Amelio, il birraio di Extraomnes (Marnate) che è una presenza fissa nelle nomination e che vinse il titolo nel 2013 per poi sfiorarlo in un paio di altre occasioni. Va però sottolineata una piccola ma significativa novità: quest’anno è stata resa nota anche la lista dei 50 più votati, dalla quale poi sono state scelte le 20 nomination. Di questo gruppo allargato fanno parte anche Elia Pina e Alberto Cataldo del varesino “50&50”, birrificio che si sta sempre più imponendo all’attenzione del panorama birrario come dimostrano anche alcuni premi ottenuti in Italia e all’estero.

Tra i 20 candidati, per la verità, non ci sono sconvolgimenti rispetto agli anni precedenti e questo a lungo andare può essere un limite per “Birraio dell’anno” che forse dovrebbe rinnovare la propria formula (sì, ma come? capiamo bene che è difficile…). Nell’elenco dei papabili compaiono così ben sette birrai che hanno già vinto in passato (oltre a Schigi e a Faenza ci sono il bi-campione Marco Valeriani, la coppia Pomposini-Scisiani, Josif Vezzoli, Fabio Brocca e Gino Perissutti) oltre a Conor Gallagher Deeks che vinse tra gli emergenti. Luca Tassinati (Liquida), Vincenzo Folino (Bonavena), Riccardo Di Porfio (Rebel’s) e Marco Sabatti (Porta Bruciata) sono le novità.

Agostino Arioli (Birrificio Italiano); Fabio Brocca (Lambrate); Samuele Cesaroni (Brasseria della Fonte); Enrico Ciani (Birra dell’Eremo); Luigi D’Amelio (Extraomnes); Pietro Di Pilato (Brewfist); Riccardo Di Profio (Rebel’s); Giovanni Faenza (Ritual Lab);
Vincenzo Follino (Bonavena); Conor Gallagher Deeks (Hilltop); Luciano Landolfi (Eastside); Emanuele Longo (Lariano); Gino Perissutti (Foglie d’Erba); Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani (MC77); Marco Raffaeli (Mukkeller); Luigi Recchiuti (Opperbacco); Marco Sabatti (Porta Bruciata); Luca Tassinati (Liquida); Marco Valeriani (Alder); Josif Vezzoli (Birra Elvo).

Un solo lombardo invece nella cinquina dei birrai emergenti: si tratta di Lorenzo Beghelli di Muttnik che ha sede a Pavia e che fu ospite anche al Varese Beer Festival 2019. Ecco l’elenco.

Lorenzo Beghelli (Muttnik); Luca Dalla Torre (Bondai); Francesco Goretta (Malcantone); Eva Pagani e Nicola Lunardi (Busa dei Briganti); Daniele Menin (Torre Mozza)

Birraio dell’anno – Albo d’oro

2009: Nicola Perra – Barley – Maracalagonis (Ca)
2010: Valter Loverier – LoverBeer – Marentino (To)
2011: Gino Perissutti – Foglie d’Erba – Forni di Sotto (Ud)
2012: Riccardo Franzosi – Montegioco – Montegioco (Al)
2013: Luigi D’Amelio – Extraomnes – Marnate (Va)
2014: Simone Dal Cortivo – Birrone – Isola Vicentina (Vi)
2015: Fabio Brocca – Lambrate – Milano
2016: Marco Valeriani – Hammer – Villa d’Adda (Bg)
2017: Josif Vezzoli – Elvo – Graglia (Bi)
2018: Marco Valeriani – Hammer – Villa d’Adda (Bg)
2019: Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani – MC77 – Serrapetrona (Mc)
2020: Giovanni Faenza – Ritual Lab – Formello (Rm)

Birraio Emergente – Albo d’oro

2015: Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani – MC77 – Caccamo SL (Mc)
2016: Conor Gallagher Deeks – Hilltop – Bassano Romano (Vt)
2017: Giovanni Faenza – Ritual Lab – Formello (Rm)
2018: Luca Tassinati – Altotevere – San Giustino (Pg)
2019: Vincenzo Follino – Bonavena – Faicchio (Bn)
2020: non assegnato

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