Si avvicina il verdetto per “Birra dell’Anno”, il concorso giunto alla 16a edizione organizzato da Unionbirrai che premia le migliori birre artigianali italiane suddivise per stile. Nel 2021 la rassegna ha seguito un percorso differente rispetto al solito: il palcoscenico prescelto non è più il “Beer Attraction” di Rimini (che si tiene a febbraio e quest’anno è stato organizzato proponendo una serie di incontri online) bensì il “Cibus” di Parma. Nella prima giornata della grande fiera dedicata all’alimentazione – quindi martedì 31 agosto a partire dalle ore 14 – saranno dunque resi noti i nomi delle birre vincitrici nelle 45 categorie in cui è suddiviso il concorso.

A differenza di quanto avveniva a Rimini, dove i giudici si mettevano al lavoro nei giorni immediatamente precedenti il “Beer Attraction”, questa volta le degustazioni e le votazioni sono avvenute in anticipo: i tavoli con i 60 esperti convocati da Unionbirrai si sono già riuniti nelle scorse settimane (nell’ultima decade di luglio), così a Parma si arriverà soltanto con le buste sigillate contenenti il nome dei premiati.

Come di consueto, per ogni categoria saranno tre le birre premiate con la possibilità che per alcune venga aggiunta una nota di merito; anche per il 2021 inoltre, sarà assegnato il riconoscimento di “Birrificio dell’anno”. Quest’ultimo andrà al produttore che avrà la migliore sommatoria di punteggio in tre diverse categorie: nel 2020 il premio andò a Ritual Lab, nel 2019 invece al marchigiano Mukkeller. Vedremo se il produttore laziale riuscirà a confermarsi: il “back-to-back” non avviene dal 2013-2014 quando fu Baladin a ripetere la vittoria. Curioso notare come nell’albo d’oro – lo trovate in coda all’articolo – compaiano due birrifici che non possono più partecipare, poiché ora fanno capo a multinazionali del settore (e hanno ovviamente perso lo status di “artigianale”): Birrificio del Ducato e Birra del Borgo.

Va ricordato che “Birra dell’Anno” è un concorso a iscrizione: vi partecipano quindi solo quei prodotti che sono stati iscritti dai singoli birrifici, e per questo motivo alcuni grandi nomi (che scelgono di non prendere parte all’evento) mancano completamente dagli elenchi dei premiati. Ciò non significa, però, che la base tra cui scegliere sia ridotta: sono state ben 1.600 le birre iscritte (1.599 per la precisione) in rappresentanza di oltre 200 produttori (207): il concorso era aperto anche a quelli non associati a Unionbirrai, purché rientrino nell’ambito craft. Ciò vale anche per le beer firm, le cui birre devono essere prodotte da terzisti che rispettano la normativa sulla birra artigianale.

Albo d’oro “Birrificio dell’anno”
2006 – Babb
2007 – Birrificio Italiano
2008 – Birrificio Baladin
2010 – Birrificio del Ducato
2011 – Birrificio del Ducato
2012 – Birrificio Italiano
2013 – Birrificio Baladin
2014 – Birrificio Baladin
2015 – Birra del Borgo
2016 – Birra Perugia
2017 – Birrificio Baladin
2018 – Cr/ak
2019 – Mukkeller
2020 – Ritual Lab

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