Primo il presidente uscente, Alexander Van Der Bellen, indipendente sostenuto da socialisti e verdi ed eletto al primo turno senza bisogno di ballottaggi. Secondo Walter Rosenkranz della Fpoe, formazione di ultradestra, staccato di oltre 35 punti percentuali. Fino a questo punto le elezioni presidenziali austriache possono considerarsi alla stregua di ogni altra votazione tradizionale. Ma perché ne stiamo scrivendo su Malto Gradimento, allora?
Beh, perché al terzo posto (o al quarto: lo scrutinio è in corso mentre scriviamo, ma si parla di decimali: CLICCANDO QUI si accede alla pagine ufficiale del Governo) in questa tornata elettorale si è piazzato il Bierpartei, il Partito della Birra, una formazione politica – questo è, al di là del messaggio folkloristico che sta alla sua base – che ha presentato come candidato presidente il proprio fondatore, Dominik Wlazny. Cabarettista e cantante, noto con il nome d’arte di Marco Pogo, Wlazny è riuscito a ottenere un risultato intorno all’8,4% piazzandosi così al terzo posto nella competizione elettorale.
Il suo programma ruotava per la maggior parte intorno a proposte birrarie, qualcuna anche seria, qualche altra meno, qualcuna realizzabile e qualcun’altra no. Dalla creazione di una fontana alimentata a birra nel centro di Vienna alla fornitura di un quantitativo piuttosto elevato di birra per ogni famiglia fino all’abolizione delle tasse sulle bevande in bar, pub, birrerie e ristoranti.
Wlazny si è mosso – si fa per dire – anche in politica estera sottolineando come le birre straniere potessero essere comunque ben accette in Austria con un’unica (e condivisibile) eccezione, le radler. Quelle bevande cioé in cui la birra è presente al 50%, addizionata di limonata o di altre bibite, avversate dai veri appassionati di malti e luppoli.
Le presidenziali austriache servono, ovviamente, per eleggere il capo dello stato e quindi non contribuiscono alla formazione del parlamento; è chiaro però che un risultato del genere potrebbe dare a Wlazny-Pogo e al suo partito una visibilità importante e un conseguente “peso” politico anche in occasione delle prossime tornate elettorali. Secondo la stampa, il Bierpartei ha raccolto un ottimo risultato soprattutto tra i più giovani (alle presidenziali votavano i cittadini che hanno compiuto 16 anni) con addirittura il 10% nella capitale Vienna.
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