Hops_logoChe Andrea Stronati fosse appassionato di birre artigianali lo si poteva intuire frequentando la sua piadineria in vicolo Canonichetta, nel pieno centro di Varese, dove il frigorifero delle bevande offre da tempo qualche chicca firmata Birrificio Italiano, Baladin, Ducato, 50/50, Toz e via discorrendo. Ma una passione non diventa per forza un lavoro come invece accade in questo caso: proprio di fianco al locale già esistente, in una viuzza alle spalle della Basilica di San Vittore, Andrea e la sua socia Patrizia Bragagnolo hanno deciso di aprire una nuova birreria diversa dalle altre presenti nel cuore della Città Giardino.

LocandinaHopsDa domani – giovedì 15 ottobre – sarà quindi a disposizione degli appassionati la nuovissima Hops Beer House, che avrà un’apertura oraria invitante – dalle 16,30 alle 2 di notte – e si propone di diventare un punto di riferimento tra i locali della cosiddetta “movida” varesina.

«La nostra idea è venuta da una necessità – racconta Andrea – e cioé quella di tornare ad avere una vera birreria nel centro cittadino dove ormai, tra i tanti locali presenti, non c’è praticamente più un’offerta di questo tipo. Per centrare il nostro obiettivo abbiamo quindi scelto di puntare su un prodotto diverso e di alta qualità come la birra artigianale: per ora avremo solo etichette italiane, poi con il tempo pensiamo di aggiungere anche qualche specialità straniera. È un mondo che mi affascina, al quale mi dedico da quasi due anni e che merita di essere valorizzato».

Oltre al bere, i clienti della Hops Beer House troveranno anche proposte per mangiare. «Sempre nel solco della qualità – garantiscono da vicolo Canonichetta – Abbiamo un fornitore “da Gambero Rosso” per prosciutti e culatelli, lavoriamo con aziende agricole speciali di Abruzzo e Salento e via discorrendo». Ma la birra resta il pezzo forte: «Ci piacerebbe che i varesini prendessero l’abitudine classica delle città del nord Europa, quella di fermarsi a bere qualcosa subito dopo il lavoro, prima di rincasare o di andare agli appuntamenti della serata. E per chi non può fermarsi faremo anche da beer shop, con diverse bottiglie ma anche qualche fustino di Elav».

Intanto la Hops parte con sei spine attive: «Due saranno dedicate al Birrificio Italiano, una al Ducato, le altre tre a rotazione. In questi primi giorni attaccheremo fusti del birrificio varesino “50&50” e del bergamasco Elav, ma come detto assaggeremo presto anche altre chicche». Da domani a disposizione, anche se l’inaugurazione ufficiale arriverà verso la fine del mese.

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