Era un po’ di tempo che l’idea di “mettere nel bicchiere” i famosi cioccolatini After Eight – icona dolciaria british con tanti appassionati anche in Italia – frullava nella testa di Elia Pina, il birraio di “50&50”, che insieme ad Alberto Cataldo aveva già provato con tecniche da homebrewer a realizzare questo prodotto. E così, dopo qualche esperimento e un po’ di ragionamenti sulla ricetta, il birrificio varesino ha confezionato una chicca che vale davvero la pena di assaggiare. Lo hanno capito anche gli appassionati che hanno partecipato al Varese Beer Festival: la After Eight era infatti presente in piccole quantità – è distribuita solo in lattina – ed è stata letteralmente prosciugata nel giro di poche ore.

Finalmente, a quasi due mesi dalla sua uscita sul mercato, anche qui a Malto Gradimento siamo riusciti a degustare in santa pace la After Eight: ci siamo accostati con qualche perplessità – non tanto sulla birra ma su quel binomio ciccolato-menta che non ci ha mai convinto particolarmente – ma abbiamo terminato la bevuta convinti di avere tra le mani, e in bocca, qualcosa di davvero molto piacevole.

La After Eight protagonista al VBF – foto di Roberta Corradin

Dopo avere versato nel bicchiere la After Eight dalla sua elegante lattina, la prima cosa che balza all’occhio è il colore: un marrone scuro impenetrabile, sormontato da un bel cappello di schiuma fine e persistente di color nocciola.
Al naso questa birra – una porter, come base di partenza – regala subito profumo di cioccolato, ma anche sentori di caffé, di caramella mou e, giustamente, una nota rinfrescante ed erbacea che richiama la menta dei famosi cioccolatini inglesi.

In bocca si ha davvero la sensazione di gustare un After Eight: il cioccolato è accompagnato di nuovo dal gusto di caramella mou (di caramello con una certa “burrosità”) e da sentori di menta. Una leggera frizzantezza e un’alta scorrevolezza rendono decisamente beverina questa birra scurissima, che prima di salutarci ci regala un finale lievemente amaro e tostato che, tuttavia, non fa dimenticare le note precedenti. A livello alcolico laAfter Eight non è particolarmente pesante, visto che si ferma al 6.5% e anche questo favorisce una certa facilità di bevuta. Per la realizzazione, “5050” dichiara l’utilizzo – oltre che degli evidenti malti torrefatti – delle fave di cacao, di vaniglia e di menta di Pancalieri, prodotto tipico della zona di Torino.

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